COME OPERIAMO
Lo
STUDIOBONFANTI
non ha mai privilegiato la dimensione onde poter operare in modo personalizzato
e con forte attenzione all’Azienda/Ente al di là del problema specifico da
risolvere.
Aver vissuto anche il ruolo di committente ci ha portato ad immaginare il consulente non come un portatore di soluzioni o modelli più o meno prefabbricati (magari in forma di software) da adattare allo specifico.
Egli deve sì fornire un ampio ed aggiornato supporto metodologico, ma soprattutto deve fare in modo che le cose succedano. E nel modo voluto, ossia duraturo ed evolutivo.
Egli deve anche assicurare animazione di gruppi, motivazione all’obiettivo e capacità “majeutica” per assicurare la massima valorizzazione (crescita) delle forze interne. Infatti sono queste che assicureranno i risultati nel tempo. Sono queste che non solo devono partecipare da protagoniste alla soluzione del problema, ma devono anche mettersi in grado di gestire altri obiettivi in futuro sviluppando una cultura innovativa. Questo non vuol dire che non ci siano campi più frequentati dove il consulente può aver eleborato metodologie (vedere "cavalli di battaglia") riproponibili in contesti diversi, ma, contrariamente al tecnico, il consulente deve essere in grado di rielaborare "su misura" e soprattutto di condividerle con chi nell'organizzazione dovrà farle essere produttive.
Così, nelle attività di consulenza viene utilizzato, di regola, il metodo dell’“apprendimento in azione” (action learning), che consente la massima valorizzazione e motivazione del personale interno all’Azienda o Ente committente attraverso un suo coinvolgimento programmato in gruppi di progetto.
Secondo
la nostra esperienza questa è anche la via migliore per assicurare la
progressiva diffusione a tutta l'organizzazione delle conoscenze metodologiche
acquisite perché dimostra la capacità di applicarle nel concreto.
Analogamente negli interventi di formazione si segue, di preferenza, un approccio learning oriented, in articolare mediante il metodo interattivo del “laboratorio” (workshop) basato sull’uso alternativo di esposizioni, approfondimenti in piccoli gruppi, testimonianze, panel, dibattiti, esercitazioni anche multimediali preferendo materiali “interni” in quanto più vicini all’esperienza dei partecipanti. Per questo, di regola le iniziative sono “indoor” e progettate su misura.