LA MOTIVAZIONE
Non
è la marcia in più, è la marcia necessaria (quanta fatica far
succedere le cose se non c’è motivazione!). Per
il business
la motivazione è l’unica vera premessa per la COMPETITIVITÀ.
Per qualcuno viene addirittura prima della competenza. La competenza,
infatti, è una risorsa potenziale
finchè non è attivata da una motivazione diffusa nel sistema. Per
una organizzazione non
profit (pubblica o privata che sia) è la condizione per
conseguire bene le sue finalità. Per tutti è la base per fare veramente la
QUALITÀ. Che
cos’è la motivazione? Una
definizione da manuale: "motivazione è ciò che determina il
comportamento di un individuo o di una collettività". In altri
termini è il motore di una
organizzazione. Da
dove viene? Dalla
relazione fra le aspirazioni individuali e il senso di adesione a uno
scopo e di appartenenza a un sistema. Quindi è un mix di fattori
oggettivi, soggettivi, relazionali, culturali. Pertanto la sua genesi è
esterna e interna al sistema, esterna e interna alla persona. È
un’alchimia delicata. Come
la si crea, la si difende, la si rafforza? Proprio
perché è una alchimia delicata non è facile da maneggiare: richiede
un uso bilanciato di competenze e strumenti che attengono − come
minimo - alla psicologia, alla sociologia delle organizzazioni,
all’antropologia culturale. E può sconfinare nella ergonomia e fin
nella medicina[1].
Non
solo, ma bisogna capirne la dinamica: non basta fare una fotografia. E
richiede interventi mirati e tempestivi ricordando che anche lo stesso check
up non può essere asettico: in qualche modo è già intervento
(quanto meno rende più esplicite e consapevoli le sue componenti ai
sensi delle persone). IL
NOSTRO APPROCCIO Ascolto
attivo[2]
e interazione permanente. Per quanto detto sopra sconsigliamo interventi
una tantum e scollature fra la
fase analitico-conoscitiva e i conseguenti provvedimenti correttivi o di
sostegno. Protagonisti
sono il vertice e i responsabili, a cascata, fino alla cellula
organizzativa più piccola (gruppo di lavoro permanente o temporaneo)
della struttura o della rete. Pertanto
sono loro che devono usare gli strumenti di indagine e intervenire di
conseguenza. Il
nostro è un ruolo di supporto metodologico e formativo secondo METODOLOGIE
collaudate. Gli
strumenti Questionari
e interviste individuali e di gruppo sviluppati insieme
ai responsabili e concepiti per non
specialisti (non occorre essere psicologi, sociologi …) pur
nel massimo rigore metodologico. Strumenti
che devono discendere da, ed essere coerenti con gli indirizzi
strategici e le pratiche operative effettivamente espressi nella realtà. Strumenti
che vanno strettamente coordinati con i processi di formazione e
sviluppo delle risorse umane (selezione, formazione, VALUTAZIONE,
ecc.) In
definitiva strumenti che fanno parte integrante dello sviluppo della MANAGERIALITA'. Una
presentazione del metodo può essere organizzata senza impegno presso
l’Azienda o Ente interessato scrivendo a : info@studiobonfanti.org [1] Oggi si parla sempre più spesso di benessere organizzativo (cfr. STILLA N. 34)
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